E' uscito un timido sole, una pausa tra le piogge venute e quelle previste a partire da stasera. Ho così visitato le famiglie che tengo a Rì e il risultato è il seguente:
- solo tre famiglie sono abbastanza forti da poter tenere un melario e (incrociando le dita" fare un po di miele di erica arborea
-altre 4 famiglie sono un po debolucce ma con un po di amore e tisana sciropposa andranno a posto.
In una delle famiglie ho osservato una cella reale di sostituzione sfarfallata ed ormai in via di distruzione.
- un'ultima famiglia...destinata a breve a una triste fine...
Fioriture del periodo:
L'erica arborea è in piena fioritura a Polverara mentre a Rì è ancora chiusa, insomma è il momento buono per la posa dei melari
La mimosa e il ginestrone sono ancora fioriti, i peschi sono ad inizio fioritura e cominciano ad essere visitati. Anche qualche pero si sta aprendo
martedì 31 marzo 2009
giovedì 26 marzo 2009
Le api nello stemma del casato Barberini

Le api erano considerate nel mondo cattolico-ecclesiastico (e non solo) dell'epoca come simbolo di virtù, dedizione, industriosità, fatica, tenacia ed eloquenza, doti e qualità delle quali a volte la chiesa si fregiava a sproposito, come vedremo. Maffeo Vincenzi Barberini divenne Papa nel 1623 e durante il suo pontificato nel mese di luglio del 1632, l'Inquisizione' di Firenze diede ordine di ritirare tutte le copie in commercio del Dialogo, l'opera di Galileo Galilei. Urbano VIII, spinto dai gesuiti, nemici acerrimi dello scienziato, diede ordine di inviare copia del Dialogo al Sant'Uffizio per gli opportuni esami e di convocare Galilei a Roma presso l'Inquisizione.
Ma la storia che vi voglio raccontare è questa: pare che gli insetti rappresentati nello stemma abbiano subito una metamorfosi proprio quando Maffeo divenne Papa: per un qualche miracolo infatti i tre mosconi dorati dello stemma originario vennero sostituiti da tre api sullo stemma pontificio di Urbano VIII, Maffeo Vincenzi Barberini.
"I Protestanti non si lasciarono sfuggire l’occasione di ricordare che, prima, quella famiglia faceva di cognome Tafani, insetti molesti e succhiasangue." (Sylvie Coyaud)

lunedì 16 marzo 2009
Spostate le prime due famiglie!


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lunedì 9 marzo 2009
Visita a Apimell 2009


Dopo aver mancato l'appuntamento per qualche anno, rieccoci a Piacenza per la fiera più importante del settore apicolo in Italia. Per essere tra i primi domenica mattina, ultimo giorno dell'evento, sabato sera ci siamo fermati a dormire in ostello di ritorno da Milano. Alle nove eravamo già all'entrata...assieme ad altre decine di persone...Per fortuna avevamo già i biglietti! Nonostante la confusione siamo riusciti a realizzare quasi tutti i nostri obiettivi: preventivi vari per l'agognato smelatore a motore e un motocoltivatore (èh si, perchè contemporaneamente a Apimell si svolgeva Seminat, e Buon Vivere), acquisti vari a buon prezzo come telaini, un'arnietta di fecondazione, un bellissimo arbusto di giuggiolo e un'altro di corniolo, salvia inglese, clematidi montane ecc. Grandi novità mi sembra di non averne viste, mi ha incuriosito la genialata di un piccolo espositore che con grande eloquenza illustrava con quanta facilità e poca spesa fosse possibile realizzare un'arnia grazie al suo originale kit. In pratica basterebbe realizzare un cubo aperto su due lati con quattro tavole di legno e applicare poi un fondo arnia e una maschera sagomata con distanziatori, entrambi in plastica gialla, forniti con il kit. Qualcuno ha voglia di provare?:-), il produttore è OSLA SUD s.p.a di Striano (NA). A lui il premio dell'originalità mentre il nostro personale premio alla gentilezza va alla fabbrica di arnie MTB di

venerdì 6 marzo 2009
Sole e polline finalmente!

Dopo 5 giorni di pioggia e maltempo ecco finalmente il sole! Qui a Rì le api ci accalcano sul predellino cariche di polline giallo ed arancione, faticando un poco per entrare perchè ancora tengo le griglie sull'e

Operazioni: ho somministrato 1 kg di candito ad ogni famiglia
Fioriture: molte le api che bottinano polline sul ginestrone (boco main in dialetto) (Ulex europaeus), piena fioritura delle



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lunedì 2 marzo 2009
Oggi candito e punture
Sono cinque anni che ho le api e non avevo mai preso in considerazione l'eventualità di alimentarle con candito. Innanzitutto perchè ho sempre considerato questa pratica un po' "contronatura" preferendo somministrare uno sciroppo-tisana alle erbe a inizio aprile di ogni anno (su consiglio di Isabella, mitica apicoltrice apuana che mi vendette le mie prime tre famiglie e mi seguì con i primi consigli e le prime ricette). Ma quest'anno sono un po' preoccupato, le famiglie non paiono molto forti e per la prima volta in questi anni non hanno potuto nemmeno approfittare della copiosa fioritura dei molti noccioli di Rì a causa delle continue piogge. Quindi ho deciso di fare questo esperimento. Ho iniziato oggi, mettendo un panetto da un kg di candito sul coprifavo di ogni arnia a Marinasco, ricambiato per il favore con qualche pinzata, giustamente meritata, provocata da un paio di miei movimenti maldestri...."Non esistono api cattive, ma solo cattivi apicoltori!". Avevi ragione Isa!
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domenica 1 marzo 2009
Visita di fine inverno
Un video tratto da Youtube dell'Apicoltore Franco Murolo
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Visita di fine inverno
1° marzo ricomincia la stagione apistica!

La natura si rinnov

Ecco la situazione delle fioriture qui a Rì: mimosa (a Polverara fiorita da qualche giorno, qui è all’inizio), ginestrone, favagello, veronica persica, crochi, primula. Il nocciolo sta sfiorendo...
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