domenica 12 aprile 2009

Lo sciame è li, sulla cima più alta dell'ontano più alto...

(immagine: sciame 2008 su ulivo)
Due giorni fa si è inaugurata la stagione sciamatoria. Ero a Marinasco e stavo mettendo a dimora le piantine di pomodoro, melanzana, zucchino di Sarzana. Verso le 15.45 un forte ronzio, e subito dopo vedo emergere dal fondo dei campi una nuvola di api! Vicino a me c'era mia nonna; immobili ci siamo fatti letteralmente attraversare dal turbine vivente che lentamente si spostava sull'orto...un momento magico...le api si spostavano mulinando nell'aria come un tornado. Inizialmente ho pensato che stessero per posarsi sul vecchio pero o sulla bassa olivetta, poi lo sciame si è innalzato sulla casa. Temendo che lo sciame trovasse di suo gradimento il camino, sono corso ad accendere la stufa per fare un po' di fumo. Ma lo sciame aveva le idee più chiare di me e probabilmente sapeva gia dove andare. Così è iniziato l'inseguimento. Ho continuato a seguire lo sciame nell'uliveto dei miei vicini, sfiorando la baracca di legno dalla quale è fuggita spaventata una civetta; poi improvvisamente si è alzato cominciando a turbinare sulle quattro cime di una ceppaia di ontano sul fondo del canale. Mi sono detto "no dai, non può essere che si fermi lassù!". Perchè mai quello che piacerebbe agli uomini dovrebbe piacere anche alle api? Detto fatto, lo sciame comincia a condensare sulla cima più alta dell'ontano più alto, non è nemmeno troppo grande ma decisamente impossibile da acchiappare. Rimango per un po a fissare ammirato la conclusione di questo miracolo naturale, avverto della conclusione della vicenda mia nonna che mi seguiva dall'alto della terrazza e rincaso un po sconfortato. Prima di dichiararmi sconfitto tento un'ultimo disperato tentativo: nei prossimi giorni è prevista pioggia e decido di mettere una piccola arnia con due telaini costruiti ai piedi dell'ontano...hai visto mai!

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